INFLUENZA DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI SULLA FREQUENZA DELLE INVERSIONI TERMICHE E DEGLI EVENTI DI STAGNAZIONE IN PIANURA PADANA: TREND STORICO E PROIEZIONI

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Stefano Caserini
Paolo Giani
Federico Caspani
Domenico Santoro
Carlo Cacciamani
Giovanni Lonati

Abstract

Il lavoro presenta una valutazione delle variazioni della frequenza delle inversioni termiche e degli eventi di stagnazione nel bacino padano nel periodo 1950-2100, unendo l’analisi delle variazioni storiche, ricavate sulla base dei dati osservati nelle stazioni di San Pietro Capofiume e Milano Linate, con i risultati delle proiezioni disponibili per il modello climatico regionale CCLM 4-8-18 sviluppato dal CMCC nell’ambito del progetto Med-CORDEX. La presenza di situazioni di inversione termica dell’atmosfera, particolari condizioni meteorologiche in grado di influenzare pesantemente la capacità dell’atmosfera di disperdere gli inquinanti, è stata valutata con un metodo basato sul confronto tra il gradiente delle temperature fra il suolo e l’altezza geopotenziale a 850hPa ed un coefficiente funzione della pressione superficiale. Il metodo è stato tarato sulla base dei dati dei radiosondaggi della stazione di San Pietro Capofiume nel periodo 1987-2006, e validato su quelli di Milano Linate del periodo 1999-2012. L’analisi ha mostrato un aumento delle inversioni termiche pari a circa 1,2 giorni/anno nella stazione di S.Pietro Capofiume nel periodo 1987-2006 e pari a 1,1 giorni/anno nella stazione di Milano Linate per il periodo 1999-2012. Per il futuro, considerando uno scenario ad emissione medio-basse (scenario RCP4.5) si stima un ulteriore aumento della frequenza delle inversioni termiche nel periodo 2010-2100 con un tasso di crescita pari a +1,2 giorni/decennio. In questo scenario, il decennio 2091-2100 sarà caratterizzato da annate con una media di 12 giornate all’anno di inversione termica in più (circa 10%) rispetto alla media 1986-2005, concentrate in particolar modo nel periodo estivo. Nell’ipotesi di uno scenario ad elevate emissioni (scenario RCP8.5), si stima invece un aumento della frequenza delle inversioni termiche più contenuto nel periodo 2010-2100, pari a +0,6 giorni/decennio. Le proiezioni modellistiche indicano che anche gli eventi di stagnazione, giornate caratterizzate da venti moderati e assenza di precipitazioni, sono destinati ad aumentare: per il decennio 2091-2100 è previsto un aumento pari a +13 giorni e +11 giorni rispetto alla media 1986-2005 rispettivamente negli scenari RCP4.5 e RCP8.5.

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