SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE, CAMBIAMENTI CLIMATICI E ATTIVITÀ SPORTIVE: UNA REVIEW SUL TEMA
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Abstract
Lo sport svolge rilevante e storica funzione di inclusione sociale mediante l’avvicinamento tra i popoli e le loro diverse culture. I praticanti attività sportive sono stimati essere attualmente nel mondo 630 milioni e le diverse discipline sportive (indoor e outdoor) rappresentano un fenomeno sociale in continua crescita con rilevanti effetti positivi sul benessere e salute di chi le pratica e con importanti ricadute economiche. Si stima che in Europa l’indotto correlato con le attività sportive dia lavoro a più di 5 milioni di persone. La crescente crisi ambientale nel pianeta (distruzione della biodiversità, cambiamenti climatici, inquinamento, ecc.) riguarda anche gli eventi sportivi. Viene preso in esame il rapporto clima/sport nell'ottica degli effetti negativi dei cambiamenti climatici sulle attività sportive ma anche nella considerazione che lo sport può diventare un potente strumento per lo sviluppo di una maggiore coscienza ambientale. Il rapporto tra attività sportive e conservazione della biodiversità non è sempre facile in quanto, dal punto di vista dei naturalisti ed ecologi, la biodiversità dovrebbe essere tra le variabili ottimizzate nell’esercizio di non poche attività sportive outdoor. Lo sfruttamento eccessivo o il deterioramento della risorsa rappresentata dalla biodiversità di una data area, causato da attività sportive outdoor non correntemente organizzate, rappresenta un grande rischio per la sostenibilità ambientale dell’area stessa, con le conseguenti ben note implicazioni negative riguardanti i servizi ecosistemici resi (instabilità climatica, riciclo dei rifiuti insufficiente, inquinamento dell’aria e dell’acqua, ecc.). Molte istituzioni internazionali (UN, UNESCO, CIO, SANDSI, ecc.) hanno, già da tempo e sotto varie forme, richiamato l’attenzione degli organizzatori di eventi sportivi ad una maggiore consapevolezza degli impatti negativi che tali eventi hanno sulla integrità degli ambienti in cui si svolgono. È quindi di fondamentale importanza favorire il dibattito e l’interazione tra gli organizzatori di eventi sportivi e la comunità scientifica al fine di individuare, sperimentare e promuovere nuovi strumenti metodologici e conoscitivi che consentano una pianificazione più attenta e consapevole degli impatti sulla sostenibilità degli ecosistemi. Oltre agli eventi è necessario altresì una profonda riprogettazione e gestione dell’impiantistica sportiva, a partire dagli iconici stadi di calcio, ora sempre più proiettati in una dimensione futuristica di “digital & sustainable arena” o, a livello di quartiere, le più famigliari e frequentate palestre scolastiche, fino agli impianti natatori tra le infrastrutture indoor, quelli a più alto impatto ambientale per gli alti consumi energetici. Gli sforzi tecnico-scientifici sono perciò tesi a favorire il miglioramento della loro efficienza e l’abbattimento della quantità di agenti chimici impiegati nel trattamento dell’acqua.