LA REGOLAZIONE DELLA QUALITÀ NEL SETTORE RIFIUTI: L’INTERVENTO DI ARERA
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Abstract
All’interno della più ampia cornice normativa predisposta dalle istituzioni, assume un ruolo importante e innovativo l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA). L’Autorità, attraverso la sua attività di regolazione su tutto il territorio nazionale e l’attribuzione di poteri di controllo e sanzione in caso di mancato rispetto delle regole, dovrà infatti promuovere investimenti efficienti e finalizzati al raggiungimento degli obiettivi europei. Le direttrici che seguirà ARERA sembrano essere molto chiare e ricalcano uno schema ben noto che vede Tariffe, Qualità del Servizio e Unbundling come elementi chiave della sua azione. Se da un lato appare difficoltoso definire degli standard di servizio in un settore caratterizzato da un prodotto atipico, una grande importanza assumono gli standard di servizio, in un campo caratterizzato da una varietà molto eterogenea di prestazioni e da modalità operative molto diversificate; infatti, un dato che caratterizza fortemente il quadro dell’offerta di servizi di igiene urbana sul territorio nazionale è l’estrema variabilità della qualità dei servizi: si riscontra da un lato la presenza di realtà nelle quali la qualità del servizio è su livelli comparabili con quelli delle migliori esperienze europee, dall’altro l’esistenza di ambiti nei quali sono assicurati in un quadro assai problematico i livelli minimi di igiene cittadina. La qualità dei servizi è per ora stata declinata da ARERA per quanto riguarda la qualità contrattuale e limitatamente alla trasparenza ma la definizione di un più consistente e ordinato pacchetto di nuovi standard e obblighi di gestione della qualità contrattuale è oramai alle porte, cui seguirà l’estensione anche alla qualità tecnica, per la quale, nel campo della gestione dei rifiuti urbani, manca un riferimento normativo univoco ai livelli di servizio, secondo un percorso già visto negli altri settori regolati. In ogni caso stante la replicabilità del modello di gestione della qualità già adottato da ARERA per gli altri settori e l’urgenza di estenderlo anche al settore rifiuti vi sono già le condizioni per approfondire gli eventuali spazi di miglioramento, definire quali potrebbero essere gli investimenti necessari e definire un piano di attività che permetta di adottare i presidi necessari per garantire i livelli di compliance previsti.