CENTRALI A CARBONE IN ITALIA TRA PASSATO E FUTURO

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Claudia Cafaro
Carla Mazziotti

Abstract

 

Una significativa sorgente globale di emissioni di CO2 di origineantropica è rappresentata dalle attività di produzione di energia elettrica che utilizzano carbone come combustibile. Nel presente lavoro è fornito il quadro rappresentativo delle condizioni di esercizio autorizzate per le centrali a carbone presenti in Italia,con particolare riferimento alle migliori tecniche disponibili adottate in ambito comunitario anche sull’efficienza energetica. Queste installazioni sono regolamentate infatti dalla legislazione europea in materia di riduzione e prevenzione dell’inquinamento ed in particolare dalla direttiva comunitaria 2010/75/UE nota come direttiva IED (direttiva sulle emissioni industriali - prevenzione e riduzione integrata dell'inquinamento). In linea con le disposizioni comunitarie le centrali a carbone in Italia devono essere in possesso di una autorizzazione che tiene conto delle migliori tecniche disponibili - BAT, contenente tutte le misure necessarie affinché l’esercizio degli impianti avvenga garantendo un adeguato livello di protezione dell’ambiente interessato dalle emissioni riconducibili all’attività industriale presente. In particolare, le autorizzazioni riportano le condizioni operative di esercizio, i valori limite di emissione per gli inquinanti pertinenti nelle diverse matrici ambientali (acqua, aria, suolo), le modalità di monitoraggio e controllo. L’insieme di tali prescrizioni tecnico/gestionali contenute nelle autorizzazioni assicurano il rispetto delle prestazioni ambientali di riferimento previste a livello europeo, permettendo una considerevole riduzione delle emissioni industriali per tutti i principali inquinanti.

 

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Articoli di ricerca