35 ANNI DI RICOGNIZIONE DEGLI SCARICHI FOGNARI IN TRENTINO

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Giuliano Rizzi

Abstract

La qualità delle acque di fiumi e laghi è talvolta minacciata dalle attività antropiche. Da sempre infatti i corpi idrici sono tra i principali recettori dei residui delle più diverse attività. Tra le varie pressioni si annoverano anche quelle dovute all’immissione di reflui di tipo civile. Al fine di ridurre gli impatti ed evitare squilibri ecologici sui corpi idrici, sono stati realizzati impianti di depurazione in grado di riversare nel corpo recettore i reflui dopo i necessari trattamenti secondari e terziari, senza così pregiudicare le capacità autodepurative delle acque correnti.


Perché i depuratori possano essere efficaci nella loro azione, è importante che i reflui ad essi convogliati dal sistema di reti fognarie siano conformi alla portata di progetto e che lo sdoppiamento delle reti sia effettivo.


Il presente lavoro raccoglie i dati di anni di ricognizioni degli scarichi fognari effettuate in Trentino, volti alla individuazione delle criticità nelle reti e negli allacciamenti delle utenze civili: lo studio evidenzia l’esistenza, in diverse località, di interferenze tra le reti di fognatura bianca e nera che i gestori sono chiamati a sanare e una percentuale non irrilevante di allacciamenti scorretti da parte degli utenti che rischia di inficiare l’efficienza dei sistemi di depurazione.

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Sezione
Comunicazioni tecnico-scientifiche