Ingegneria dell'Ambiente
https://www.ingegneriadellambiente.net/ojs/index.php/ida
<p>La rivista ospita contributi in lingua italiana; è richiesto un abstract in inglese. E' Open Access, effettua una double blind peer review, il comitato scientifico è composto da 50 ricercatori provenienti da 17 Università differenti.</p>it-ITIngegneria dell'Ambiente2420-8256IN RICORDO DI MARIA VITTORIA PRATI
https://www.ingegneriadellambiente.net/ojs/index.php/ida/article/view/475
<p>La comunità scientifica che si occupa delle emissioni in atmosfera dei veicoli è rimasta scossa dal tragico incidente occorso a Napoli il 23 giugno 2023, e che ha portato pochi giorni dopo alla morte di due ricercatori impegnati nello studio delle prestazioni e delle emissioni inquinanti e climalteranti dei veicoli. Fulvio Filace, un giovane tirocinante presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche, e Maria Vittoria Prati, primo ricercatore dello stesso CNR.</p> <p>Mentre si svolgono le indagini della magistratura sulle cause dell’esplosione del veicolo, vorremmo ricordare Maria Vittoria, che molti hanno conosciuto e apprezzato. Da un lato per la sua grande competenza, passione, entusiasmo e disponibilità; dall’altro per essere stata una delle figure più importanti della ricerca scientifica italiana sulle emissioni inquinanti degli autoveicoli. Ripercorrere la sua carriera è anche un modo per raccontare la ricerca scientifica su questo tema degli ultimi decenni.</p>Simone CasadeiStefano Caserini
##submission.copyrightStatement##
2023-07-172023-07-1710210.32024/ida.v10i2.475POLITICHE DI SVILUPPO TERRITORIALE E MODELLISTICA AMBIENTALE: CENSIMENTO, ANALISI E VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI POTENZIALI DI FONTI INQUINANTI SU SCALA COMUNALE
https://www.ingegneriadellambiente.net/ojs/index.php/ida/article/view/455
<p>Questo studio descrive il progetto implementato dal Comune di Maniago (Pordenone) per censire, strutturare e analizzare i dati relativi alle fonti emissive di tipo industriale presenti nel territorio. I dati sono stati acquisiti esaminando documenti autorizzativi di pubblico accesso e rapporti di prova relativi alle misure di emissione. L’analisi dei dati ha permesso di sviluppare una base di dati contenente l’elenco dei punti emissivi (identificati come rilevanti in fase di autorizzazione) completi di portata autorizzata e concentrazione limite ammessa allo scarico. Queste quantità permettono di definire il flusso emissivo corrispondente allo “scenario di massima emissione autorizzata”, ovvero la peggiore condizione di emissione compatibile con l’autorizzazione ambientale in essere. Analizzare l’impatto in queste condizioni è conservativo per la valutazione dello stato della qualità dell’aria perchè non possono verificarsi, a norma di legge, condizioni peggiori. Questo scenario è stato adottato come riferimento per valutare il margine ambientale per la sostenibilità di nuovi insediamenti. Per questo, è stato sviluppato un modello a scala locale della dispersione e trasporto degli inquinanti che permette di mettere in relazione emissioni (attuali e future) e impatti. Lo strumento potrà essere interrogato in modo sistematico per valutare l’opportunità/i rischi legati all’insediamento di nuove aziende; potrà anche servire per identificare le migliori azioni da implementare per gestire criticità ambientali come il superamento di soglie critiche di concentrazione per alcuni inquinanti.</p>Marina CampoloFilippo Valdevit, Dr.Paolo Pivato, Dr.Ing.
##submission.copyrightStatement##
2023-07-102023-07-1010210.32024/ida.v10i2.455RICICLO DI PANNELLI SOLARI E BATTERIE: NON SOLO UNA QUESTIONE AMBIENTALE
https://www.ingegneriadellambiente.net/ojs/index.php/ida/article/view/453
<p>Le fonti energetiche rinnovabili si stanno affermando come energia del presente: l’impiego di risorse non soggette ad esaurimento riduce il ricorso a combustibili fossili. Produrre e utilizzare energia da fonti rinnovabili richiede lo sviluppo di nuove tecnologie, che spesso sono progettate senza pensare al loro fine vita; d’altra parte, nella logica dell’economia circolare e secondo l’approccio Life Cycle Thinking, pannelli fotovoltaici e batterie quando vengono dismessi costituiscono una rilevante criticità ambientale. Opportuni processi di riciclo permettono il recupero di materiali con vantaggi ambientali ed economici; tuttavia, per valutare in modo corretto la sostenibilità le varie opzioni di riciclo, dovrebbero essere adottati anche criteri di sicurezza e salubrità degli ambienti di lavoro.</p> <p>La ricerca condotta dal team SAM.lab dell’Università di Padova ha analizzato la letteratura più recente allo scopo di verificare l’attenzione data dalla comunità scientifica ad aspetti di salute e sicurezza per i processi di riciclo di tecnologie per la produzione di energia rinnovabile, in particolare pannelli fotovoltaici e batterie.</p> <p>I risultati dimostrano che la valutazione dei rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori nei siti di raccolta e riciclo di queste tecnologie si sta affermando come tematica emergente. L’analisi di letteratura al contempo testimonia come gli impatti sociali dei processi di riciclo siano ancora poco esplorati, in particolare nei paesi in cui la gestione del fine vita non viene presa in carico ed è prevalentemente trasferita ad altri. La ricerca evidenza la necessità di integrare le valutazioni di impatto ambientale dei processi di riciclo con valutazioni di rischio per la salute e sicurezza dei lavoratori, così da promuovere l’innovazione circolare con soluzioni che evitino di trasferire il problema da una dimensione all’altra della sostenibilità e creare nuove criticità.</p>Elena Battiston, Eng.Giulia Lovato, Dr.Lisa CarlessoAnna Mazzi
##submission.copyrightStatement##
2023-06-272023-06-2710210.32024/ida.v10i2.453LIFE CYCLE THINKING PER L’ORGANISMO EDILIZIO: IL VALORE DEL PROCESSO PROGETTUALE NELLA CIRCOLARITÀ
https://www.ingegneriadellambiente.net/ojs/index.php/ida/article/view/461
<p>La produzione ordinaria di organismi edilizi è caratterizzata da una impostazione che stenta a trovare strade innovative rispetto a processi e metodi costruttivi tradizionali. Questa inerzia si scontra con il rilevante peso ambientale del settore delle costruzioni, che chiede un cambio di paradigma del processo progettuale e della produzione edilizia, secondo la logica della circolarità, attraverso la diminuzione degli sprechi, la prefabbricazione e l’industrializzazione.</p> <p>Il presente contributo indaga le modalità realizzative dei beni edilizi, che devono modificare i propri paradigmi verso alti impatti qualitativi, applicando modelli e processi industrializzati, incentivando interazioni e sinergie con settori anche esterni a quello delle costruzioni. La vera innovazione edilizia passa attraverso tecniche e, soprattutto, processi (intesi nell’interezza dello sviluppo dell’opera di architettura, soprattutto nelle sue fasi realizzative) che siano realmente coerenti nel loro sviluppo e siano trasferibili su larga scala, per poter incidere sulla massa della produzione corrente.</p> <p>A partire dalla transizione ecologica, la ricerca dovrebbe investire, insieme all’innovazione di prodotti e tecniche, sull’innovazione nell’approccio culturale così che tecniche e prodotti “straordinari” possano essere accettati dal mercato, dimostrando come la sinergia tra sistemi e gestione possa portare un elevato valore aggiunto per una qualità sostenibile dell’abitare.</p> <p>L’innovazione tecnologica, infatti, si attiva solo se l’innovazione tecnica si combina con nuove strategie e nuovi approcci nell’organizzazione, nel marketing e nella gestione post-vendita. Attraverso casi studio e dati della letteratura scientifica, questo contributo propone prospettive di innovazione capaci di superare gli ostacoli progettuali e decisionali ai sistemi industrializzati.</p>Giulia VignatiGianluca Pozzi, arch.Elisabetta Ginelli, prof.
##submission.copyrightStatement##
2023-07-042023-07-0410210.32024/ida.v10i2.461PREVENIRE LE PERDITE DALLE TUBAZIONI NELL’INDUSTRIA CHIMICA
https://www.ingegneriadellambiente.net/ojs/index.php/ida/article/view/474
<p><em>Le perdite dalle tubazioni di acque reflue in pressione sono una delle principali cause di malfunzionamento delle reti fognarie. Nelle aree pubbliche, le condotte vengono monitorate attentamente per individuare eventuali perdite. Tuttavia, il monitoraggio delle condotte interrate nei siti industriali è spesso meno puntuale, il che può portare a situazioni rischiose. Fuoriuscite di acque reflue possono causare contaminazioni dei terreni, ridurre la qualità delle acque sotterranee e compromettere la produzione di acqua potabile. Prevenire è meglio che curare, ed è anche più economico. Per questo motivo, è bene assicurarsi che le tubature siano controllate in tempo.</em></p>Jasper SchmeitsThijs Lanckriet
##submission.copyrightStatement##
2023-07-102023-07-1010210.32024/ida.v10i2.474APPLICAZIONI DELLA GEOFISICA ALLA PROGETTAZIONE, REALIZZAZIONE E MONITORAGGIO PERIODICO IMPIANTI DI GESTIONE RIFIUTI MUNITI DI BARRIERA DI MANTENIMENTO IN HDPE E SISTEMA DI MONITORAGGIO PERDITE: IL METODO OHMEX
https://www.ingegneriadellambiente.net/ojs/index.php/ida/article/view/476
<p>La progettazione di un moderno impianto di trattamento dei rifiuti non può esimersi dalla previsione di un sistema di controllo degli scambi di interfaccia fra le componenti impiantistiche e le matrici ambientali costituenti il contesto di inserimento dell’impianto stesso. I processi di stoccaggio (di Rifiuti Solidi o di Liquidi potenzialmente aggressivi come i percolati) che in tali impianti hanno necessariamente luogo, necessitano della preventiva costituzione di barriere di contenimento e di impermeabilizzazione utili a separare, con efficienza, il contenuto del bacino di stoccaggio dal terreno d’imposta. Tale barriera viene spesso realizzata alternando strati bentonitici a teli in HDPE.</p> <p>Il presente articolo, lungi dal voler esaurire l’intera gamma dei possibili sistemi di monitoraggio in postazione fissa posizionabili in fase di realizzazione di un impianto per monitoraggio dell’integrità dei teli nel corso del ciclo di vita dello stesso, si propone di descrivere un particolare sistema, basato su principi geofisici, in grado di indagare l’efficienza, nel tempo, degli elementi costituenti una barriera di contenimento.</p>Diego AlbiniChristian ComottiLucia Serraglio
##submission.copyrightStatement##
2023-07-272023-07-27102Informazioni dalle Aziende
https://www.ingegneriadellambiente.net/ojs/index.php/ida/article/view/477
<p><strong>Inaugurati 38 punti di ricarica per veicoli elettrici nel comune del milanese</strong><br>Atlante, società del Gruppo NHOA (NHOA.PA, già Engie EPS) dedicata all’infrastruttura di ricarica rapida e ultra-rapida per veicoli elettrici, ha inaugurato ufficialmente, il 18/05/2023, 8 stazioni per un totale di 38 punti di ricarica rapida e veloce nel Comune di Buccinasco (MI).<br>Questo traguardo rappresenta la conclusione di un percorso tra Atlante e il Comune di Buccinasco, cominciato nel maggio dello scorso anno con l’aggiudicazione da parte di Atlante di un bando pubblico indetto dal Comune per l’installazione di punti di ricarica alimentati esclusivamente da energia rinnovabile e accessibili anche alle persone con mobilità ridotta. Le nuove installazioni rafforzano notevolmente la capillarità di Atlante sul territorio, in particolare nell’area metropolitana di Milano e lungo importanti arterie di comunicazione. Seguendo la propria missione, Atlante ha investito in proprio nel progetto e provveduto a tutte le fasi di sviluppo ed esecuzione, senza gravare sulle casse del Comune ....</p> <p>________________________________</p> <p><strong> I Mixer ZM del Gruppo Zenit ottengono la certificazione ATEX (ATmosphere EXplosive)</strong></p> <p>Il Gruppo Zenit completa la gamma di soluzioni per le applicazioni in ambienti potenzialmente esplosivi ottenendo la certificazione ATEX per i Mixer ZM, che si aggiunge a quella già ottenuta per le elettropompe sommergibili Uniqa e Grey.<br>La certificazione segue la direttiva europea 2014/34/EU e recepisce i nuovi standard armonizzati EN/ISO 80079-36 e 37, che introducono nuove procedure per la valutazione della conformità delle parti non elettriche delle apparecchiature.<br>La conformità ATEX attesta che i mixer serie ZM in versione Ex sono progettati e costruiti tenendo conto della natura di ciascuna sorgente potenziale di innesco, elettrica e non elettrica, per assicurare un elevato livello di protezione (EPL Gb), ovvero per impedire l’innesco in atmosfere potenzialmente esplosive per la presenza di gas, vapori e nebbie, sia durante il funzionamento normale che in caso di malfunzionamenti ragionevolmente prevedibili. . .....</p>Atlante Energy / Zenit Italia s.r.l.
##submission.copyrightStatement##
2023-07-272023-07-27102