BONIFICA DI ACQUIFERI CONTAMINATI DA IDROCARBURI MEDIANTE TRATTAMENTI A MICROONDE

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Pietro Paolo Falciglia
Giuseppe Mancuso
Riccardo Maddalena
Valeria Messina
Paolo Roccaro
Federico Vagliasindi

Abstract

Nel presente lavoro è stato simulato un trattamento a microonde (2,45 GHz) al fine di testarne l’applicabilità per la bonifica di un modello di acquifero contaminato da idrocarburi. In particolare, sono stati condotti diversi esperimenti a scala di laboratorio per valutare l’influenza della potenza di irradiamento applicata e del tempo di trattamento sulla variazione di temperatura dell’acquifero e l’efficienza di rimozione del contaminante.

I principali risultati mostrano che la potenza applicata ha una significativa influenza sulla massima temperatura raggiungibile dal sistema e di conseguenza sulle cinetiche di rimozione del contaminante. In particolare, per potenze applicate di 160 e 350 W si sono rispettivamente raggiunte temperature di ~102 e ~110°C, mentre, nel caso di massima potenza applicata (500 W) è stato ottenuto il massimo valore di ~120°C. La stessa potenza applicata per una durata di 60 min ha determinato la minima concentrazione di contaminante residua adsorbita alla fase solida di ~100 mg kg-1, mentre, per la fase liquida, tempi maggiori di 5 min hanno permesso di ottenere una riduzione di concentrazione fino a ~100 mg L-1 a fronte di un valore iniziale di 575 mg L-1. Tali cinetiche di rimozione hanno quindi generato valori massimi di rimozione di contaminante dell’88 e dell’80% osservati rispettivamente per la fase solida e liquida, evidenziando la possibilità di bonificare con successo entrambe le fasi trattate.

I risultati raggiunti evidenziano che i valori di rimozione di contaminante ottenuti sono difficilmente eguagliabili soprattutto nel caso di applicazione di tecnologie basate su processi di degradazione biologica dei contaminanti. In generale, anche il confronto con altri trattamenti disponibili, mette in luce le grandi potenzialità dell’irradiamento a microonde come trattamento rapido ed efficace per il risanamento di acquiferi contaminati da idrocarburi, proponendolo come valida alternativa ad altre tecniche convenzionali di tipo biologico o chimico-fisico. I dati ottenuti permettono inoltre di definire a priori i consumi energetici ed i costi richiesti dall’intero processo di bonifica, nonché di identificare le condizioni ottimali per raggiungere specifici target di bonifica o rappresentare la base di partenza per ulteriori indagini a scala pilota o reale.

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Sezione
Articoli di ricerca
Biografia autore

Pietro Paolo Falciglia, Università di Catania