STUDIO DI OTTIMIZZAZIONE PER IL TRATTAMENTO BIOLOGICO DI AREE DESERTICHE CONTAMINATE DA IDROCARBURI

  • Federica Brogioli DND Biotech
  • Cosimo Masini DND Biotech
Parole chiave: biorisanamento, metagenomica, idrocarburi, test pilota, coltura batterica autoctona

Abstract

Il progetto si svolge in alcune aree desertiche del Kuwait, nel Golfo Persico, dove il suolo è contaminato da idrocarburi petroliferi totali (TPH). L'obiettivo è dimostrare che il biorisanamento può raggiungere gli obiettivi di bonifica richiesti, ottimizzare l'efficienza del processo e progettare il layout dell'impianto di biorisanamento a scala reale. Analisi metagenomiche, in combinazione con test su mesocosmi e un impianto pilota innovativo, vengono utilizzate per studiare i processi biologici responsabili della degradazione del TPH e per testare le diverse condizioni di processo. Il progetto consiste in due fasi: caratterizzazione dei suoli e test di laboratorio, seguiti da test in campo dei protocolli di trattamento più validi. È stata creata una coltura autoctona arricchendola di specie competenti per la degradazione del TPH, da utilizzare come materiale per bioaugmentation. L'analisi metagenomica ha evidenziato le tassonomie dominanti nei suoli e le loro capacità enzimatiche per la degradazione degli idrocarburi. Le specie batteriche dominanti sono risultate essere Pseudomonas (39%), Bacillus (18%) e Acinetobacter (10%), con enzimi alcano monoossigenasi, perossidasi decolorante e catecolo 1-2, diossigenasi. La coltura autoctona selezionata è risultata principalmente caratterizzata da Bacillus (79%) e Pseudomonas (7%). Concentrazioni target di TPH (inferiori a 10.000 mg/kg) sono state raggiunte, dopo 5 mesi, solo nei mesocosmi di prova inoculati con la coltura autoctona, con valori finali di TPH di 300 mg/kg rispetto a una concentrazione iniziale di 34.000 mg/kg. Il protocollo di trattamento è stato testato anche su scala di campo, ottenendo risultati simili. Infine, i protocolli di trattamento selezionati sono stati testati con il sistema RoboNova®, mentre l'impianto di trattamento in scala reale e i bioreattori per la preparazione dell'inoculante sono stati messi in funzione presso il sito.

Pubblicato
13-10-2023
Sezione
Comunicazioni tecnico-scientifiche