ANALISI DELLE PRESTAZIONI DI UN IMPIANTO DI TRATTAMENTO MECCANICO-BIOLOGICO DI RIFIUTI URBANI INDIFFERENZIATI

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Giovanni Gadaleta
Francesco Todaro
Sabino De Gisi
Vincenzo Gadaleta
Michele Notarnicola

Abstract

Il presente lavoro analizza le prestazioni di un impianto di Trattamento Meccanico-Biologico (TMB) al variare dello schema di processo e con riferimento al caso studio dell’impianto gestito da AMIU Puglia Spa in Bari. L’impianto è in grado di trattare 700 t d-1 di rifiuti indifferenziati/residuali da raccolta differenziata prodotti a Bari e nei comuni limitrofi. Attraverso un processo di biostabilizzazione e vagliatura, il rifiuto è trasformato in Frazione Secca Combustibile (FSC), da avviare a recupero energetico, e Rifiuto Biostabilizzato da Discarica (RBD). Il trattamento ha come ulteriori output i rifiuti metallici avviabili al recupero di materia e le acque di processo destinate a idonei trattamenti esterni all’impianto. L’analisi, condotta nel periodo 2015-2019, si è focalizzata sui seguenti aspetti: (i) merceologia del rifiuto in ingresso e dei flussi FSC e RBD; (ii) bilancio di massa; (iii) monitoraggio dell’Indice Respirometrico Dinamico potenziale (IRDp) per gli FSC e RBD. I risultati hanno evidenziato un ingresso composto prevalentemente da plastica e cartone, sebbene con presenza di una quantità significativa di sostanza organica biodegradabile. La FSC è risultata composta per oltre il 90% da sostanza secca (adatta quindi a termovalorizzazione), mentre il RBD da quasi il 50% di sostanza organica con dimensione <20mm. I bilanci di massa hanno confermato la graduale riduzione nel tempo dei rifiuti in ingresso dovuti al potenziamento della raccolta differenziata, con conseguenti minori quantità di FSC e RBD. L’adozione di diversi schemi di processo e tempi di biostabilizzazione ha inciso maggiormente sul flusso RBD. Il monitoraggio dell’IRDp ha restituito valori stabili e decrescenti per la FSC, mentre più variabili a seconda della configurazione adottata per il RBD. Nel complesso, l’impianto si pone come una best practice nel contesto regionale per quanto riguarda la gestione del rifiuto indifferenziato.

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